Le città invisibili
- Creative Fields Educational
Durante il corso di Progettazione dello spazio multimediale nel master in Multimedia Arts and Design di RUFA abbiamo sperimentato con l’arte generativa basata su IA creando brevi video che raccontano alcune delle Città Invisibili di Calvino. Abbiamo usato Stable Diffusion e ComfyUI per generare video e Kohya_ss per generare i Lora che permettono di personalizzare i modelli di Stable DIffusion. Il progetto continuerà nella seconda parte del corso trasformando questi contenuti in installazioni interattive.
FEDORA
Autrice: Annarita Debellis
Fedora è una città sospesa nel tempo, un labirinto di cemento che custodisce desideri mai realizzati. Al centro, un palazzo di metallo racchiude sfere di vetro, ognuna contenente un’eco di ciò che la città avrebbe potuto essere. Ogni visione, ogni sogno architettonico si è cristallizzato nel passato, trasformandosi in un museo di possibilità svanite. Il brutalismo di Fedora celebra il non-finito, esaltando il vuoto e l’irrisolto come memoria della città ideale mai nata.
VALDRADA
Autrice: Carola Imbesi
Valdrada è una città sospesa tra realtà e riflesso, un luogo in cui ogni cosa esiste due volte: nel mondo fisico e nella sua immagine speculare nel lago. Ogni strada, ogni edificio, ogni abitante è duplicato, creando un’esistenza che si specchia senza mai coincidere del tutto. Qui, vedere non è solo osservare, ma interpretare, trasformando la realtà in una serie infinita di prospettive. Valdrada ci invita a riflettere sulla percezione, sulla conoscenza e sulla natura illusoria della verità, ricordandoci che ogni sguardo crea un mondo nuovo.
RAISSA
Autrice: Raffaele Esposito
Raissa è una città segnata dalla fatica e dalla malinconia, dove il peso della vita sembra ineluttabile. Eppure, nascosta tra le sue ombre, esiste una rete di istanti luminosi: un bambino che ride, un sorriso sfuggente, un gesto di gioia inattesa. Fili invisibili intrecciano momenti di felicità effimera, disegnando trame sempre nuove. Raissa ci insegna che, anche nei luoghi più cupi, la bellezza si nasconde nei dettagli, pronta a rivelarsi a chi sa osservare.
DOROTEA
Autrice: Giuseppe di Capua
Dorotea è un miraggio nel cuore del deserto, una città che esiste tra realtà e immaginazione. Le sue torri svettano come fari nel nulla, ma la sua vera essenza non si misura in numeri o mura: è fatta di sogni, speranze e possibilità.
Nel video, la città si svela attraverso gli occhi di chi la desidera, mutando forma tra concretezza e visione. Dorotea non è solo un luogo, ma una promessa: chi la incontra intravede, per un istante, tutte le strade che la vita può offrire.
VALDRADA
Autrice: Elisa Catalano
Valdrada è una città sospesa tra realtà e riflesso, dove ogni gesto si ripete specchiato, creando un continuo sdoppiamento dell’io. Gli abitanti vivono nell’ossessione del doppio, incapaci di abbandonarsi al caso o all’oblio, prigionieri di un’esistenza che esiste solo se osservata. Ma quale delle due Valdrade è reale? E se specchiandosi si annullassero? Nel video, il suono diventa chiave di fuga: sott’acqua la percezione cambia, rivelando un mondo diverso, meno vincolato alla rigidità dello specchio. L’immersione nella diversità è l’unico modo per rompere l’incantesimo della città e, forse, riuscire a tornare.
OTTAVIA
Autrice: Silvia Baldo
Ottavia è una città fragile e visionaria, sospesa tra il vuoto e l’ingegno umano. Un intreccio di funi, passerelle e strutture appese simboleggia la delicata interdipendenza tra uomo ed ecosistema. Qui, la precarietà non è insicurezza, ma consapevolezza: gli abitanti sanno che la loro esistenza dipende dall’equilibrio perfetto tra fiducia e adattamento.
Nel video, il contrasto tra leggerezza e resistenza diventa immagine di una quotidianità sospesa, dove ogni gesto è un patto con il vuoto, un gioco tra fragilità e resilienza.
VALDRADA
Autore: Anthoni Juno
Il video esplora il tema della circolarità e della dualità, ispirandosi a Calvino e alla città di Valdrada, dove ogni elemento si riflette nel suo doppio. Il cerchio, simbolo centrale, rappresenta il flusso della vita, la connessione tra opposti e la trasformazione continua. Come in Valdrada, dove ogni azione si riverbera nella sua immagine, la narrazione visiva mostra un equilibrio dinamico tra tensioni che si ricompongono in unità. Il video immagina un mondo sostenibile e pacifico, in cui l’uomo vive in simbiosi con l’ambiente, creando armonia tra passato, presente e futuro.